S
anta Rosalia da Palermo
XII
secolo
Santa Rosalia
nacque a Palermo intorno al 1130 da una nobile famiglia
di sangue reale. Rosalia visse in pieno il periodo
di rinnovamento cristiano-cattolico, che i re
Normanni avevano ristabilito in Sicilia ed
è proprio in quest’atmosfera che maturò
la sua vocazione eremitica, che la portò
ad abbandonare la vita di corte e a ritirarsi
in preghiera in una grotta sul monte Pellegrino.
La tradizione racconta che per
sfuggire a un matrimonio impostole dalla
famiglia, due Angeli l’avevano aiutata a
scappare conducendola in un bosco al cui
Nel 1624, mentre a Palermo la
peste decimava il popolo, lo spirito di
Rosalia apparve in sogno ad una malata, e
poi ad un cacciatore. A lui Rosalia indicò la
interno vi era una caverna. Qui visse per un
po’ di tempo cibandosi di radici e bevendo
l’acqua del fiume. Gli Angeli le tenevano
compagnia durante le preghiere e per questo
non si sentiva mai sola. Nel frattempo la sua
famiglia la cominciò a cercare per tutta la
Sicilia. Gli Angeli l’avvertirono che presto
l’avrebbero scoperta se fosse rimasta in quel
luogo. Santa Rosalia prese allora il crocefisso
che aveva portato con sé durante la fuga e si
diresse verso il monte Pellegrino. Gli Angeli
le mostrarono un’altra grotta che le era stata
destinata. L’entrata era molto stretta e nella
grotta, si riusciva a malapena a stare in piedi.
Visse in questa grotta per molti anni dove
morì nel 1160.
strada per ritrovare le sue reliquie, chieden-
dogli di portarle in processione per la città.
Così fu fatto: e dove quei resti passavano i
malati guarivano, e la città fu purificata
in pochi giorni. Da allora, a Palermo, la
processione si ripete ogni anno. Rosalia, fu
inclusa nel Martirologio romano nel 1630
da Papa Urbano VIII e nel 1666 fu eletta
Patrona di Palermo.