B
eata Maria della Passione
1866-1912
La Beata Maria della Passione di
Nostro Signore Gesù Cristo ha molta familiarità
con l’Angelo custode, il quale si unisce alla
sua preghiera e l'aiuta quando, impossibilitata
dalle stimmate e dalle malattie, deve muoversi
e partecipare all’Ufficio divino.
Una sua consorella testimonia: «Una
notte la Beata andò nel coro per recitare le
lodi. Il corridoio e le scale erano molto buie.
Ma io vidi una luce straordinaria che la
precedeva sino al coro. Le dissi: “Sorella, tu
cammini così nel buio della notte? Puoi
cadere!”. Mi rispose con semplicità: “Non aver
paura, abbiamo al nostro fianco un Angelo
custode che ci protegge”. Le dissi: “Cos’ era
quella luce che ti precedeva per il chiostro?”.
Lei si limitò a sorridere. Io mi convinsi che
fosse il suo Angelo custode, che la accompa-
gnava e la aiutava in ogni momento».
La Beata Maria della Passione nasce
a Barra, attuale quartiere periferico di Napoli,
il 23 settembre 1866. Fin da piccola, decide di
farsi religiosa, ma deve affrontare la contra-
rietà del padre, il quale all’età di 23 anni, la
obbliga a sposarsi. Il matrimonio è celebrato
con rito civile, anche se, com’era uso del tempo,
Maria rientra in famiglia in attesa del matri-
monio religioso. Dopo poco tempo, il giovane
marito muore. Il padre, scosso dall’accaduto,
concede alla figlia di entrare in convento.
Il 1° giugno 1891, è accolta tra le Suore
Crocifisse Adoratrici di Gesù Sacramentato.
L’Eucaristia è al centro della sua vita spiri-
tuale insieme con la quotidiana meditazione
della Passione di Gesù e la devozione alla
Vergine Addolorata. Ancora novizia il suo
programma di vita è: «Voglio farmi santa,
amando Cristo nell’Eucaristia, soffrendo col
Cristo Crocifisso, guardando il Cristo nella
persona del fratello». Ha il dono della profe-
zia: al Card. Prisco predice la sua nomina ad
Arcivescovo di Napoli; legge nei segreti dei
cuori. La Madre Fondatrice e il direttore
spirituale don Fontana, affermano che la Beata
ha delle stimmate sui piedi e sul petto. Molte
le guarigioni prodigiose, a cui assistono la
Fondatrice e altre suore. La Beata deve subire
molti assalti e molestie da parte del demonio,
che la tormenta e la spaventa durante la notte
con visioni terribili e con percosse arrivando
perfino a scottarle la guancia e la mano destra.
Nella notte rumori e suoni strani provengono
dalla sua stanza, spaventando le altre suore,
che sanno che è il demonio che maltratta
Suor Maria.
Trascorre ore intere davanti al
Santissimo Sacramento per riparare i sacrilegi
e per la conversione dei peccatori. Compie
penitenze e si offre vittima per la salvezza dei
sacerdoti. La fama di donna di Dio fa accorrere
al suo convento numerosi fedeli a chiederle
preghiere e consigli. Muore a San Giorgio a
Cremano, il 27 luglio 1912. Viene proclamata
Beata nella Cattedrale di Napoli, il 14 maggio
2006.
Riguardo ai dispetti che le faceva il
Demonio una sua consorella testimonia:
«Ricordo anche che una volta,
pregando la Serva di Dio per la conversione
di un peccatore che mi fu raccomandato
da persona di mia conoscenza per mezzo di
lettera, il demonio indispettito le diede un
tale urtone al braccio, che le fece sentire un
dolore fortissimo che le provocò una piaga
con penetrazione. Fui costretta allora a
chiamare il chirurgo Sodo il quale dovette
asportarle la rotella del braccio».