V
enerabile Veronica Laparelli
1537-1620
Veronica Laparelli
apparteneva ad una delle famiglie più antiche e
ed aristocratich di Cortona. Osteggiata nella sua
vocazione monastica dai genitori, entra nel Monastero
della S.S. Trinità a ventitré anni.
Godette di doni mistici, che la por-
tavano a straordinari slanci di fervore anche
esteriore – una volta suonò le campane a
festa per tre ore, facendo accorrere tutta la
città –, controbilanciati, però, da profonda
umiltà e da senso dell’umorismo.
Ebbe i doni della profezia, delle
guarigioni e della lettura dei cuori, tanto che
la sua fama si sparse in città e nei dintorni.
I suoi consigli e le sue preghiere furono
richiesti da vescovi e sovrani. Si prodigò nella
preghiera d’intercessione, ma seppe anche
intervenire con franchezza per correggere
ingiustizie e tiepidezze.
La venerabile Veronica amava ritirarsi
nel coro per dedicarsi alla preghiera: aveva
una enorme familiarità con gli Angeli.
Sovente, salmodiavano con lei nel coro,
alternandosi nei versi e nelle antifone. Le
sue consorelle anche se la vedevano sola,
la sentivano cantare la liturgia delle ore
assieme a delle voci misteriose.
Suor Veronica vi vedeva una lezione
sulla solitudine in queste apparizioni Angeliche
“quando si è soli assorti in preghiera,
aprendo gli occhi della fede sulle realtà del
mondo invisibile, scopriremo la prossimità
di Dio, dei suoi Angeli e dei suoi Santi. Per
coloro che pregano non esiste la solitudine”.