M
aría Josefa del Corazón de Jesús
Sancho de Guerra
1842-1912
Nasce a Vitoria(Spagna) il 7 settembre
del 1842. Sin da piccola manifestò una grande
devozione per l’Eucaristia e per la Ss.ma Vergine
e una speciale sensibilità per i poveri e gli infermi.
Nel 1860 entrò nell’Istituto delle
Serve di Maria ma da conversazioni avute
con Sant’Antonio Maria Claret e Santa
Soledad, Suor Josefa comprese che doveva
dare vita ad un nuovo Ordine religioso.
Insieme ad altre quattro Serve di Maria,
fondò una nuova congregazione religiosa a
Bilbao nel 1871, che prese il nome di
Congregazione delle Serve di Gesù. Visse la
sua vocazione come apostolo autentico nel
campo della salute, poiché il suo stile assi-
stenziale cercava di coniugare l’attenzione
materiale con quella spirituale, mirando
tutto un altro tipo di assistenza... è quella del
cuore, cercando di adattarsi alla persona
che soffre». Fu canonizzata il 1 ottobre del
2000 da Giovanni Paolo II.
Molte furono le grazie straordi-
narie che Dio donò a Suor Maria Josefa, tra
cui quella di vedere gli Angeli. In diverse
occasioni, raccontano le sue consorelle,
furono aiutate dall’intervento straordinario
dell’Arcangelo San Raffaele durante i peri-
colosi viaggi che avevano intrapreso per
compiere le loro missioni caritative. Suor Maria
Josefa raccomandava sempre di chiedere
con tutti i mezzi alla salvezza delle anime.
Nonostante la malattia che la colpì negli
ultimi dodici anni della sua vita, non lesinò
sforzi né sofferenze e si dedicò completa-
mente al servizio caritativo del malato in un
clima di spirito contemplativo, ricordando
che «l’assistenza non consiste solo nel dare
le medicine e gli alimenti al malato; vi è
a San Michele il dono del timore di Dio, a
San Raffaele lo spirito di carità sia per curare
amorevolmente i malati e sia perché essi
non morissero senza avere ricevuto prima i
Santi Sacramenti per essere in grazia di Dio;
all’Arcangelo San Gabriele invece raccoman-
dava di chiedere la forza per sopportare le
vicissitudini della vita.